Google ha annunciato un cambiamento significativo per quanto riguarda il lancio di Privacy Sandbox: infatti, non introdurrà il cookie di terze parti ''User Choice Prompt'' su Chrome come precedentemente pianificato.

Inizialmente Google aveva intenzione di disattivare i cookie di terze parti in Chrome o di introdurre un prompt che consentisse agli utenti di attivarli o disattivarli.

Invece, continuerà a supportarli, senza aggiungere una nuova schermata di scelta per gli utenti.

Ciò significa che agli utenti di Chrome non verrà chiesto di prendere una decisione sui cookie di terze parti durante la navigazione. Per il momento, gli addetti del marketing e gli inserzionisti possono continuare a fare affidamento sui dati dei cookie di terze parti presenti su Chrome.

Come spiegato da Google nell'aggiornamento di Privacy Sandbox:

''Abbiamo deciso di non procedere più con l'introduzione di un prompt di scelta rivolto all'utente per gestire i cookie di terze parti in Chrome. Continueremo invece a impegnarci con l'ecosistema e le autorità di regolamentazione per finalizzare le proposte di Privacy Sandbox''.

Che cosa comporta questa decisione per la tua organizzazione?

In breve, i cookie di terze parti continueranno a essere presenti su Chrome, per ora.

Ecco cosa significa per le tue strategie di marketing e privacy.

• La complessità del cross-browser continua: Chrome, Safari, Firefox e altri browser stanno adottando approcci diversi alla gestione dei Cookie. Questa frammentazione aumenta la necessità di piattaforme di gestione del consenso (Consent Management Platform, CMP) durevoli e flessibili in grado di gestire le preferenze su più browser e dispositivi.

• Privacy Sandbox sta continuando a progredire: il lavoro di Google sulle tecnologie alternative, come Topics API e Protected Audience API continua, però senza costringere più gli utenti a immediatamente acconsentire o meno ai cookie di terze parti.

• Le strategie basate sui first-party data sono ancora fondamentali: sebbene i cookie di terze parti siano ancora in uso, la migliore strategia a lungo termine è quella di costruire le capacità della tua organizzazione intorno ai first-party data e ai dati senza parti. Le normative diventano sempre più restrittive e le aspettative dei consumatori in materia di privacy e trasparenza sono sempre più precise.

In definitiva, questo cambiamento consente all'attuale ecosistema pubblicitario digitale di persistere ancora per un po'. Gli operatori di marketing possono continuare a utilizzare le strategie di cookie di terze parti già note senza dover affrontare un'interruzione immediata. Tuttavia, è solo un'estensione temporanea, non una soluzione permanente.

Con l'intensificarsi delle pressioni normative e l'aumento delle aspettative dei consumatori in termini di trasparenza dei dati, le organizzazioni che investono in modo dinamico in strategie di marketing incentrate sulla privacy e sul cliente, come i first-party data, i programmi di earned data e la personalizzazione basata sul consenso, saranno di gran lunga meglio posizionate per il successo a lungo termine rispetto a quelle che ritardano i cambiamenti necessari.

Continua a seguirci per ricevere ulteriori aggiornamenti sui progressi di Privacy Sandbox di Google e delle revisioni normative.